La Criscioletta è un piatto tipico della cucina di Cascio, un prodotto semplice e povero, la cui origine è probabilmente assai remota, che è stato la risorsa contro la fame in tanti momenti duri come durante la seconda guerra mondiale.
Gli ingredienti sono farina di grano, farina di mais, acqua e sale con cui viene fatto un impasto abbastanza consistente. La cottura avviene su una fonte di calore, all’interno delle “cotte”, formate da due dischi di acciaio, con un lungo manico, anch’esso in acciaio. Nelle cotte ben calde e preventivamente spennellate di olio, o unte con lardo o una cotenna di prosciutto, vengono messi 2-3 cucchiai da minestra del composto, ben pressato, per ottenere un disco di 2,3 mm di altezza.
La Criscioletta, che può essere gustata anche al naturale, è particolarmente gustosa se accompagnata dalla pancetta aggiunta all’inizio della cottura, o da una fetta di formaggio di vacca.
Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con decreto del 19 giugno 2001, ha inserito la Criscioletta nell’elenco nazionale dei prodotti agro alimentari tradizionali.
Nel 1968 nasce a Cascio il Circolo Giovanile, formato da giovani e giovanissimi che promuovono varie iniziative per l’animazione e la promozione del paese. Nel 1969 la prima iniziativa in occasione della festa del patrono sa Lorenzo, il 10 agosto. Il successo dell’evento stimola i giovani a programmare nuove attività e per l’estate 1970 viene organizzata la prima Sagra delle Crisciolette. La la festa si svolse nella piazza: vennero messe due file di blocchetti di cemento, in mezzo alle quali ardeva legna di faggio. Incuranti del calore e del fumo giovani e soprattutto meno giovani armati di cotte producevano le crisciolette che attraverso uno scivolo in legno, venivano fatte scendere al tavolo della distribuzione e offerte gratuitamente. La festa fu un successo.
Il successo della prima Sagra, stimolò a portarla avanti, accrescendola di anno in anno con iniziative di intrattenimento e perfezionando la produzione.
Negli anni successivi la Sagra diventerà un evento sempre più ricco e impegnativo, la Criscioletta sarà ancora la protagonista, ma si passerà ad una festa di più giorni, con una ricca offerta di piatti, molti dei quali sempre legati alla cucina tipica di Cascio e ai prodotti del territorio.
La Sagra darà così all’Associazione, che nel 1985 diventa Associazione Sportiva Ricreativa Cascio, un buon risultato anche economico, e molto verrà investito in numerosi e importanti interventi sulle strutture pubbliche di Cascio.
Per problemi organizzativi e esigenze di spazi e strutture adeguate nel 1990 la Sagra lascerà il centro storico e si svolgerà presso il campo sportivo in località Campaccio. Lo spostamento in un’area decentrata dal centro fisico e sociale del paese, tolse però i forti riferimenti simbolici in cui la comunità si identificava.
Dopo oltre un ventennio di lontananza dal cuore del paese, nel 2014, la manifestazione ritorna dentro le mura di Cascio.
La Sagra si svolge nell’ultimo fine settimana di luglio e nel primo fine settimana di agosto, un appuntamento che richiama sempre un pubblico numeroso.